24.02.2020

I famosi

“Una casa come me”: Villa Malaparte, Capri

Bella e impossibile, o come la definì il suo proprietario “dura, strana e schietta”, la Casa Malaparte a Capri è un’ode al razionalismo e un inno alla solitudine. Dagli anni ‘40 ad oggi questa casa piena di fascino ha fatto da teatro a film, campagne pubblicitarie e viaggi diventando una vera e propria icona di italianità.

Si tratta di una delle costruzioni architettoniche più accattivanti sulla terra, Casa Malaparte sull'isola di Capri è una struttura tanto remota quanto conosciuta in tutto il mondo. "Una cosa bellissima, forgiata da un ambiente brutale", così l'architetto Simon Jacobsen descrive questo basamento minimalista di una casa, costruita nel 1942 su un promontorio scosceso dell'isola di Capri. Il suo proprietario Curzio Malaparte, scrittore toscano senza peli sulla lingua, volle creare un luogo lirico, libero da ogni orpello, a limite tra cielo e terra. Così nasce l’idea della scala verso l’infinito fatta redigere al noto architetto Adalberto Libera che si affaccia su un terrazzo piatto nascosto da una struttura curvilinea alla Le Corbusier: un luogo di pura contemplazione. 

Oggi l'abitazione è di proprietà degli eredi dello scrittore e si vede più facilmente in barca o rivisitando il film di Jean-Luc Godard del 1963 "Il disprezzo", nel quale un’insuperabile Brigitte Bardot si gode a il sole sul soffitto della villa. Ma vale la pena spendere due parole anche sull’interno, spartano, ma ampio e luminoso. La semplice struttura a parallelepipedo della villa nasconde infatti tre piani dominati dal grande salone con quattro finestroni affacciati sul paesaggio caprese. Il grande camino emerge sugli arredi tra cui rimangono impressi i tavoli in pietra e legno locale. Lo studio invece si circonda di un mobile libreria basso a vari cassetti interrotti da un arco pensato per includere al centro del mobile uno scrittoio con vista sull’infinito. Il bagno, forse la parte più sontuosa della casa, è completamente realizzato in marmo striato e nasconde una vasca incassata nel pavimento. Per la definizione finale degli ambienti interni è stato determinante il contributo di Alberto Savinio, autore dei disegni delle maioliche colorate, nonché delle grandi cornici in legno che inquadrano il paesaggio esterno.

Risale a pochi mesi fa l’ultimo spot girato nella villa con Emma Stone che presenta la nuova fragranza di Louis Vuitton, ma c’è anche quello in cui la modella inglese Kate Moss calca la scala della villa per lo spot di Yves Saint Lauren e  infine quello romanticissimo inscenato da Ermeningildo Zegna. E se questo non bastasse a raccontare il successo di  questo luogo iconico, vi consigliamo di procurarvi il libro di Karl Lagerfeld con la raccolta delle Polaroid tratte dalla sua visita alla villa nel 1997. Un emblema del vivere all'italiana e pensare che il suo propriotario aveva deciso di lasciare la sua villa alla Repubblica cinese... oggi più che mai la cosa ci dovrebbe far riflettere.