Tre deliziosi e coloratissimi piatti rotondi da parete in ceramica; sono stati creati completamente a mano tra il 1965 e il 1968 da un piccolo laboratorio artigianale di Deruta (Perugia, Italia) nel rispetto delle antiche tradizioni e delle materie prime; argilla, smalto, colori, acqua, fuoco e le mani dell'artista: questi sono i semplici elementi che portano alla creazione di un manufatto in ceramica; sul retro hanno due fori per poter essere appesi alla parete; rappresentano personaggi in abiti rinascimentali, ognuno in una posa diversa: il primo è uno spadaccino che brandisce un'arma speciale dell'epoca la "spada da lato" con guardia a forma di S e un pugnale con guardia molto elaborata, utile per intrappolare la lama dell'avversario; la "spada da lato" è quella spada elegante e maneggevole che, dalla seconda metà del Quattrocento e per tutto il Cinquecento, viene portata alla cintura da nobili o ricchi, un'arma pensata per l'autodifesa o per essere utilizzata in duello; Infatti la seconda lastra rappresenta proprio un duello in cui i due contendenti usano sempre "spade laterali", quello a sinistra ha anche un piccolo scudo e quello a destra brandisce un efficace e perfidamente veloce pugnale a doppio taglio; Nel terzo piatto è dipinto un "naccarino" che suona un tamburo cilindrico (simile a quelli diffusi dai Lanzichenecchi del XV-XVI secolo) tenuto di lato e percosso con due bacchette; i "naccarini" erano suonatori di piccoli strumenti la cui presenza era richiesta ogni volta che si doveva dare particolare solennità ad un evento pubblico. Non sappiamo perché gli abitanti di Deruta iniziarono a lavorare la terracotta e a produrre vasi e manufatti in ceramica ma sappiamo con certezza che già nel Medioevo la città era nota per la produzione di ceramiche di alta qualità, le prime fonti scritte fanno risalire le ceramiche di Deruta (Perugia) al 1282. Nel Rinascimento, erano attive a Deruta più di cinquanta fornaci con le quali collaboravano artisti come il Perugino, il Pinturicchio, e Luca Signorelli. La maestria degli artigiani e degli artisti della ceramica derutese non è mai diminuita nel tempo. Nei primi anni del '900 fu creato un consorzio che raggruppava la maggior parte delle botteghe artigiane, e lo stesso consorzio garantiva la qualità degli oggetti prodotti; fu creato anche un marchio Ceramiche Deruta, ma molto spesso ogni negozio contrassegnava i propri oggetti con sigle di fantasia o con la firma dell'artista, infatti anche i nostri piatti mostrano una lettera "D" molto elaborata dipinta a mano che potrebbe essere l'iniziale di Deruta. I nostri piatti con la pittura la creatività dell'artigiano ha raggiunto la sua massima espressione creando tre oggetti estremamente coinvolgenti. I piatti sono in ottime condizioni, solo il primo, quello con il singolo spadaccino, presenta delle sbeccature sul bordo inferiore (vedi foto) ma non è visibile dal davanti. Misure diametro cm.32, altezza cm.6.