Descrizione dell'oggetto
Maschera con funzione di posacenere in ceramica smaltata di Torido Mazzotti per M.G.A. (Albisola), prima metà del '900. Riporta alcune piccole mancanze nello smalto visibili in foto. Torido Mazzotti, figlio di Giuseppe Mazzotti, nasce a Savona il 31 luglio 1895. Collabora, insieme al fratello minore Tullio, alla gestione della fabbrica del padre. Studia all'Istituto di Arti e Mestieri di Savona diplomandosi nel 1914 e contemporaneamente impara a dipingere sotto la guida di Dario Ravano. Negli anni della prima guerra mondiale trova lavoro come disegnatore presso le officine Ansaldo e torna alla ceramica solo a guerra terminata, lavorando presso la manifattura M.G.A. di proprietà della famiglia e contemporaneamente frequenta, insieme al fratello Tullio, i corsi di perfezionamento tenuti da Gaetano Ballardini a Faenza. Nel 1923 si sposa con Rosa Bovio e, grazie al suo aiuto economico, apre una fabbrica ad Albisola Superiore nei locali di proprietà dei marchesi Gavotti denominata Mazzotti & C. Tra gli anni '20 e '30 è uno dei promotori della ceramica futurista albisolese. Nel 1925 presenta alcune sue ceramiche all'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Moderne di Parigi. Nel 1932 i Mazzotti decidono di aprire una nuova fabbrica e Torido si occupa della progettazione dei forni elettrici fino ad allora mai utilizzati ad Albisola. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la fabbrica deve chiudere e nel 1944, pochi mesi dopo la morte del padre Giuseppe, Torido e il fratello Tullio sono perseguitati dai nazi-fascisti. Alla fine della guerra riprendono l'attività e in poco tempo, grazie alla loro fama, ricominciano ad ospitare nella fabbrica i maggiori artisti contemporanei. Nel 1959 Torido Mazzotti si divide dal fratello Tullio e diviene, insieme ai figli Bepi e Celina, l'unico proprietario della fabbrica di famiglia alla quale da il nome Fabbrica Casa Museo G. Mazzotti 1903. Dagli anni '70, pur continuando a frequentare la manifattura e il mondo artistico albisolese, Torido Mazzotti lascia la direzione della fabbrica al figlio Bepi. Muore a Savona nel 1988. Alcuni suoi lavori sono oggi conservati nel Museo Mazzotti di Albisola. Apprendista ceramista dall'età di dodici anni presso la fornace dei Fornari ad Albisola, dopo varie esperienze come torniante dipendente a Livorno, presso la manifattura Bonfiglio e a Napoli presso i Picone, Giuseppe Mazzotti, detto Bausin, nel 1903, nei locali di Vicolo del Pozzo ad Albisola, apre una bottega dove realizza comignoli per l'edilizia. Presto la fornace diviene Fabbrica di Ceramiche d'Arte Tradizionali e Moderne Giuseppe Mazzotti e inizia la lavorazione della ceramica artistica in proprio firmando con le sue iniziali M.G.A. i pezzi che escono dalla bottega.
ID: 61176-1693224637-70549
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