23.07.2020

I famosi

Vito Giallo, l'antiquario di Andy Warhol

Avete mai visitato New York con Andy Warhol? Sembra impossibile, ma lo si può fare semplicemente leggendo il libro Andy Warhol’s New York di Thomas Kiedrowski. Quello che ci è piaciuto di più è scoprire la passione dell’artista per gli arredi vintage e d’antiquariato e conoscere il suo fornitore preferito, Vito Giallo, che è anche l’illustratore del libro.

L’abitazione di Andy Warhol (1928-1987) a New York si trovava tra Madison avenue e Park avenue a 57 E. 66th St., era una grande casa terra tetto a 5 piani edificati su file di mattoncini rossi. Warhol visse qui tra il 1974 e il 1987 riempiendo di anno in anno l’abitazione di ogni genere di oggetto antico e vintage.

Thomas Kiedrowski, l’autore di Andy Warhol’s New York, un libro che presenta alcuni celebri itinerari e alcuni luoghi sconosciuti battuti dal grande artista pop nella grande mela, racconta: “Egli andava ogni giorno in cerca di antichità, il suo luogo favorito era Vito Giallo Antiques, tra Madison Avenue e la 76esima strada (negozio ormai chiuso). Andy tornava a casa, lasciava i suoi acquisti in una stanza e poi lo rifaceva il giorno dopo. Non usava quello che acquistava, ma si limitava a riporre la mercanzia nelle scatole. Quando è stata organizzata l'asta di Sotheby's dopo la sua morte, gli esperti si sono travati davanti ad una collezione inscatolata dove quasi tutto aveva ancora gli adesivi di Vito lasciati sopra. Warhol non aveva mai aperto niente di quello che aveva comprato, ma quando scoprì di poter detrarre gli acquisti dalle tasse come spesa aziendale per Andy Warhol Enterprises, fu davvero esalatato dalla cosa.”

Vito Giallo, il fondatore del negozio di antichità preferito da Warhol non era semplicemente un commerciante, ma un uomo poliedrico. Originario di Brewster, NY, Giallo si era laureato alla scuola d’arte con lode nel 1951 e si è rapidamente inserito come grafico nel vivace mondo della pubblicità newyorkese. Nel giro di due anni, venne assunto dal noto artista grafico Jack Wolfgang Beck (1923-1988) aiutandolo a trasformare il suo grande studio in una galleria d'arte, nota a tutti come "The Loft Gallery".  Fu qui che Giallo riunì una squadra di artisti e invitò Andy Warhol a tenere la sua prima mostra personale nel 1954. 

L'amicizia tra Giallo e Warhol crebbe nell'estate del 1955 e quando Giallo decise di chiudere “The Loft Gallery” Warhol gli chiese se voleva lavorare con lui su vari progetti commerciali. “Andy, era un uomo allegro e spiritoso”, dichiara Vito Giallo in un’intervista degli anni ‘90 “trovava il lato buffo di ogni situazione, anzi credo che non abbia mai preso niente veramente sul serio”. Giallo, come altri, rimase assolutamente spiazzato dal grande successo di alcune opere di Warhol quali la serie di barattoli di zuppa di pomodoro Campbell’s, e presto i due presero strade diverse l’uno lanciato verso un successo stellare e l’artro verso una carriera da venditore di antichità. Il negozio di Vito Giallo a 864 Lexington avenue divenne un must per il jet-set newyorkese, vi si trovavano mobili vittoriani, oggetti in tartaruga e bambù, sedie in vimini, bicchieri in vetro soffiato e piatti in porcellana. “Per almeno un ventennio non ho mai più visto Andy” racconta Giallo, “finché un giorno ha ficcato il naso nel mio negozio e mi ha detto: «Ehi Vito, wow!» E da quel giorno è venuto al mio negozio tutti giorni fino alla sua morte comprando migliaia di oggetti”.