15.04.2021

Il mercato

Opere digitali, NFT e cryptovalute spiegate in 5 punti

Quasi impossibile oggi evitare di parlare di mercato dell’arte digitale. Cresce l’interesse per le creazioni prive di materialità, non solo opere d’arte, ma anche progetti di design digitali, fotografie e video, il mercato per questi beni sembra impazzito. Ma quali sono le regole e quali le opportunità?

  1. Quali e cosa sono le monete in gioco? 

Termini come Bitcoin, Cryptovaluta e NFT fanno ormai parte del nostro vocabolario quotidiano, ma quanto li capiamo davvero? E cosa sono in pratica gli NFT? Pensiamo ad un mobile disegnato da Piero Portaluppi (1888-1967) per la Casa degli Atellani a Milano, o a una console disegnata da Gian Lorenzo Bernini (1598-1660) per il Palazzo Chigi di Ariccia, questi oggetti hanno un grandissimo valore non solo per il loro sublime modello estetico, ma soprattutto perché sono pezzi unici con una provenienza chiara e ben documentata. Così un NFT (non-fungible-token, ovvero moneta non trasferibile) ha un certo valore perché è un codice irreplicabile legato a un certo oggetto, artista e proprietario. Questo codice è registrato su la cosiddetta blockchain, l’elemento che accomuna tutte le valute digitali e ne garantisce l'autenticità. Nel caso degli NFT la blockchain si chiama Ethereum.

 

  1. Quale aspetto di un'opera digitale è esclusivo?

La domanda sorge spontanea: il valore di un bene digitale sta dunque nell’opera o nel suo codice? Qui si infrangono le dinamiche del mercato tradizionale, il vero valore dell’opera sta nel codice NFT che l’artista vincola alla sua creazione. Mentre il file dell’opera, essendo digitale, può essere replicato e diffuso x volte dopo la creazione, il suo codice NFT non può né essere cambiato né cancellato e garantisce al proprietario il possesso dell’unico originale. Questo spiega perché vediamo opere digitali di qualsiasi natura: il progetto per un divano, 5000 fotografie collezionate in un'unico scatto, video e addirittura tweets. La vera esclusività del bene digitale è più il suo codice NFT che l’opera in sé.

 

  1. Di che tipo di innovazione stiamo parlando?

L’elemento nuovo di questo mercato non è solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello sociale. Il mercato dell’arte digitale è ancora un settore piuttosto libero e sregolato e in questo nuovo sistema l’artista, o il creator dell’opera, acquista un ruolo nuovo, più durevole rispetto a quello tradizionale. Egli può definire sin dall’origine le regole che definiranno il destino della propria creazione, perpetuando così nel tempo il suo atto creativo e stabilendo diritti di vendita, numero massimo di passaggi di mano e chi più ne ha, più ne metta.



  1. Quanto durerà questo fenomeno?

Nessuno sa se questo interesse per il mercato di opere digitali è un fenomeno destinato a durare, o meno. Il settore è in continuo cambiamento, nuove valute, nuove blockchains e nuove tecnologie. Inoltre la conservazione delle opere pone quesiti nuovi per il futuro delle opere digitali, ma questo non sembra essere un fattore limitante. L’uomo ha da sempre l’istinto di collezionare beni di pregio e difficili da trovare - a quanto pare anche fino al punto di investire su pezzi che non esistono materialmente - e quindi il futuro di questa realtà ha buone chance di resistere, senza però necessariamente scardinare il mercato tradizionale.

 

  1. Quali opportunità per creatori, compratori e nuovi player?

All’interno di questo nuovo ecosistema i compratori che investono in un autore emergente hanno l’opportunità di sostenere direttamente l’artista, diventandone in un certo senso i benefattori. Se l’opera si dimostrerà di successo (secondo criteri che facciamo difficoltà a identificare) essi potranno anche trarne un profitto economico vendendo l’opera in un secondo tempo. I creatori, dal loro canto, avranno più opportunità di farsi conoscere senza intermediazione se non quella dei marketplace per NFT e blockchain, veri e propri protagonisti di questo mercato. La vera domanda è: quale sarà la piattaforma e  che dominerà questa nuova realtà? Di sicuro sarà molto ancora da scrivere...