16.09.2021

Interviste

6 oggetti per un ritratto di Laura Cucchi de Alessandri, Lissoni & Partners

Una carriera spesa in uno degli studi di architettura più rinomati d’Italia si riflette nelle personalissime scelte per gli arredi della casa milanese di Laura Cucchi de Alessandri, Project Manager presso Lissoni Graphx Milano. Il suo occhio tecnico ci invita a guardare cosa si nasconde dietro a 6 oggetti di design e di buona manifattura.

Photo by Veronica Gaido


Sia che si tratti di lavoro che di vita personale, il punto di vista di Laura Cucchi de Alessandri, giovane project manager presso Lissoni Graphx Milano, non è mai banale. Le sue parole, come le sue scelte d'arredamento, sono sempre condite da una certa praticità e da una sagace ironia. Oggi Laura si racconta ai lettori di intOndo attraverso 6 oggetti di design scelti per la sua casa milanese, pezzi che coniugano alta progettazione e provenienza cosmopolita e ci regalano originali storie di savoir faire.

 

  1. LIBRERIA GIREVOLE (BOTTEGA GHIANDA) – CINI BOERI 1989, in legno di pero.

Questa piccola libreria girevole nasce per essere da tavolo ma io l’ho sempre posizionata a terra usandola come piccolo side table. La vedevo tutti i giorni andando in studio passando con la bici davanti alle vetrine di un bellissimo negozio in centro a Milano e finalmente dopo qualche tempo è stata mia! Perfetta per la mia mansarda. La bottega Ghianda è una vera e propria ebanisteria, artigianalità pura in provincia di Lecco.

  1. Bottiglie BOLLE (VENINI) – TAPIO WIRKKALA design 1980-89, vetro

Due bottiglie della serie di Tapio Wirkkala, particolari per il loro accostamento di colori e la tecnica dell’incalmo. Un giorno ne è caduta una, e si è polverizzata in mille pezzi, il vetro è leggerissimo. Un giorno spero di vedere la serie completa nella mia libreria.

 

  1. CICOGNINO (CASSINA) – FRANCO ALBINI 1958

Geniale far assomigliare un tavolino a tre gambe a una cicogna, compreso di collo e becco!

 

  1. EAMES HOUSE BIRD (VITRA) – legno di quercia laccato nero, 1952

La storia di questo uccello è divertente: nato come attiracorvi e acquistato da coniugi Eames da un artigiano dell’Illinois, è diventato famoso per essere finito in uno scatto pubblicitario. Un attiracorvi può sempre servire, anche in un salotto a Milano.

 

  1. MOBILE  DIPINTO A MANO -  manifattura nepalese, 2007

Nell’estate del 2007 ho fatto un viaggio da backpacker di tre settimane in Nepal, questo piccolo mobile mi ha colpito per i dettagli della decorazione e quello strano fermaglio di chiusura di metallo che permette di aprire 4 piccole ante. Non sapevo come trasportarlo e preoccupata che venisse danneggiato durante il viaggio aereo ogni giorno aggiungevo uno strato di cartone da imballo, finché non è diventato enorme. Una volta arrivata a casa è stato un lavoraccio sballarlo.

 

 

  1. CUBI SPIACCICATI – ANTONINO SCIORTINO, filo di ferro cotto dipinto e lavorato a mano, 2018

Un regalo di Natale che ci siamo fatti a vicenda con mio marito. La cosa più bella è stata sceglierli nel laboratorio di Antonino Sciortino, simpaticissimo ex ballerino professionista Siciliano da anni trasferitosi a Milano. Il suo atelier è da perdere la testa.