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Il decor si sa, è la ciliegina sulla torta dell’interior design. Aggiunge quel tocco in più senza il quale ad una stanza “manca qualcosa”. Tra gli elementi decorativi più celebri, quelli firmati Fornasetti occupano sicuramente un posto in primo piano. Se poi riportano il volto di Lina Cavalieri, ancora meglio! Se siete appassionati come noi, scoprite su intOndo le nostre nuove categorie di Decor: troverete tanti nuovi oggetti da cui trarre ispirazione per la vostra casa.
Fornasetti e Lina Cavalieri sono due nomi iconici del design e della cultura italiana del XX secolo, strettamente legati da una prolifica collaborazione. Da una parte un celebre artista e designer versatile, noto per la sua produzione di ceramiche, mobili e oggetti d'arte, mentre dall’altra una celebre diva del teatro e della musica di inizio ‘900.
Pur appartenendo a due epoche diverse, il fascino del volto di Cavalieri attraversa in maniera trasversale le decadi fino ad arrivare a Fornasetti, che quando lo vedi per la prima volta fu come fulminato dall’ispirazione. Le creazioni a cui diede vita ispirate alla cantate costituiscono una serie di opere uniche e affascinanti, che ancora oggi continuano ad attirare l'attenzione degli appassionati di arredamento vintage e di design.
Piero Fornasetti, il fondatore del’omonimo brand, è stato un personaggio poliedrico e creativo, che ha saputo esprimere la sua arte attraverso diverse forme d'espressione, come la pittura, la scultura, l’arredamento e la ceramica. La sua produzione artistica è stata influenzata dalla cultura e dalla tradizione italiana, ma anche dalle avanguardie artistiche del suo tempo.
Tra le sue opere più famose ci sono le ceramiche decorate con il volto della Cavalieri, una delle muse più amate e ispiratrici del designer. Queste opere sono diventate veri e propri cult per gli appassionati di design e rappresentano un esempio perfetto della creatività e della maestria artistica di Fornasetti.
Lina Cavalieri, d'altra parte, è stata un'attrice, cantante e ballerina di fama internazionale, che ha conquistato il pubblico con la sua bellezza e la sua voce. Nata il 25 dicembre 1875 a Viterbo, all’anagrafe era registrata come Natalina Cavalieri, figlia di Florindo – marchigiano di umili origini e assistente architetto – e Teonilla Peconi.
Dalla voce gradevole e dotata di una grazia innata, è stata uno dei primi esempi di divismo, D’Annunzio in persona la definì “massima incarnazione di Venere in terra”. Divenne in breve una diva di primo piano della “Belle Époque”, all’apice della carriera i teatri più importanti se la contendevano ma i suoi inizi furono in piazza Navona a Roma e nei café chantant napoletani, anche se presto si trasferì a Parigi per rincorrere i sogni di fama e successo.
Più che la voce, secondo i critici di allora non così straordinaria, furono il fascino sfrontato e la bellezza fuori dal comune a portarla al successo. Fornasetti, dopo aver visto una sua foto su un giornale nel 1952, si innamora immediatamente del suo fascino e della sua bellezza, in particolare della classicità dei suoi lineamenti. Il suo volto, sosteneva Fornasetti, era un vero e proprio archetipo di bellezza, una tela bianca su cui esprimersi e sperimentare.
Il suo volto divenne l’origine di una serie di oltre 500 variazioni. In una sorride, in un’altra fa un irriverente occhiolino o si nasconde dietro una tazzina da caffè. Nessuna soluzione era troppo surreale per il suo volto, tanto che nelle espressioni successive arrivò anche ad avere i baffi o il corpo da serpente. Il suo volto divenne una vera e propria ossessione per Fornasetti, un’ossessione che sosteneva di non poter spiegare: “Cosa mi ispira a fare più di cinquecento variazioni sul viso di una donna? Non lo so. Ho cominciato a farli e non ho più smesso”.
Questo slancio creativo di Fornasetti diede vita a una serie di opere d'arte uniche, la cui bellezza e raffinatezza sono ancora oggi apprezzate da tutti gli appassionati di arredamento vintage e di design. Si tratta di veri e propri pezzi da collezione tutti da scoprire nella nostra nuova categoria “Ceramiche e vetri artistici”.
