20.08.2019

I famosi

Tutti la vogliono: chi è Lina Cavalieri?

Gabriele D’Annunzio le dedicò una copia del suo romanzo “Il Piacere” definendola “la massima testimonianza di Venere in Terra”. Davide Campari la usava come scusante per i suoi viaggi d’affari. Gina Lollobrigida interpretò il suo personaggio, nel film del 1955 "La donna più bella del mondo" vincendo anche il David di Donatello come migliore attrice. E Piero Fornasetti, vedendo il suo volto su una rivista di fine ‘800, si innamorò del suo sguardo enigmatico e decise di serigrafarla su tutte le sue ceramiche.

Stiamo parlando di Lina Cavalieri, ufficialmente Natalina Cavalieri, nata a Roma nel dicembre del 1875, da una famiglia di semplici mezzi. Fin da bambina per aiutare la sua famiglia Lina lavorava come fiorista, piegatrice di giornali in una tipografia e come sarta. Mentre lavorava era solita intonare qualche canzone e divenne famosa per la sua dolce voce. Per dar seguito al suo talento sua madre cercò qualcuno che le insegnasse alcune strofe e, come ella stessa ricorda nel suo libro di memoria "Le Mie Verità", a quindici anni Lina debuttò in un teatro di Piazza Navona. 

La sua carriera di cantautrice fu in continua ascesa, grazie alla sua voce, alla sua bellezza e anche al suo cattivo temperamento. All'età di 21 anni si esibì al Salone Margherita di Napoli (il primo caffè per concerti in Italia), che fu il suo trampolino di lancio per l'Europa. Lina arrivò a Parigi, alle Folies Bérgères, cantando una serie di canzoni napoletane accompagnate da un'orchestra totalmente al femminile, composta solo da chitarre e mandolini. 

Nel 1900, al culmine della sua popolarità, divenne cantante lirica debuttando al Teatro San Carlo di Napoli con un'opera di Puccini. Durante la Belle Epoque la sua bellezza e dal suo fascino destarono grandissimo successo nonostante le sue modeste origini. 

Ma chi erano i suoi amanti? Gli aneddoti e le storie dei vari uomini che l'hanno desiderata sono innumerevoli: Davide Campari, figlio del creatore del famoso aperitivo Campari, si innamorò della cantante e iniziò a pianificare finti viaggi di lavoro per stare con lei. Tuttavia, anni dopo, Lina sposerà un altro membro della famiglia Campari, Giovanni. 

Si dice anche che il principe russo Alexander Bariatinsky, le regalò una collana di smeraldi così lunga che, nonostante lei la fecesse girare tre volte intorno al suo esile collo la collana cadeva all'altezza dei fianchi. 

Lina Cavalieri si trasferì a Parigi nel 1921, dove, approfittando della sua fama, aprì un salone di bellezza, frequentato da molte donne incuriosite dal mito della sua beltà. Nel 1931 sarà anche testimonial dei prodotti Palmolive, spiegando che per merito di questi prodotti la sua bellezza rimane intatta. 

Ma la persona che svolge un ruolo importante e degno di nota nella folta schiera dei suoi pretendenti, è il designer Piero Fornasetti: vedendo la sua fotografia pubblicata su una rivista di fine Ottocento, Fornesetti si innamorò del suo volto ipnotico. Così iniziò a serigrafare il suo volto su vari oggetti in ceramica. La sua immagine rimane oggi il segno distintivo dell'azienda Fornasetti che è stata capace di rinventare e ripresentare il suo volto ipnotico trasportandola nelle case di molte persone ancora oggi. Così il mito della donna più bella del Novecento prosegue molti anni dopo la sua morte: tutti la vogliono ancora, Lina Cavalieri.