La scultura in esame, realizzata da Gianni Pisani nel 1972, è un'opera che incarna l'essenza dell'arte contemporanea italiana degli anni Settanta. Questo multiplo, esemplare 44 di 100, è costituito da ottone cromato e metallo, poggiato su una base in plexiglass, con dimensioni di 90 cm di lunghezza e 17 cm di altezza. L'uso dell'ottone cromato conferisce all'opera una lucentezza che cattura e riflette la luce ambientale, creando giochi di riflessi che variano a seconda dell'angolazione dell'osservatore. La scelta del metallo come materiale principale sottolinea la ricerca di Pisani verso una sintesi tra forma e materia, mentre la base in plexiglass trasparente dona leggerezza all'insieme, quasi come se la scultura fluttuasse nello spazio. La composizione si sviluppa in una struttura lineare ed equilibrata, dove le forme geometriche si intersecano in un dialogo armonioso. Le linee pulite e le superfici levigate richiamano l'estetica minimalista, mentre l'attenzione ai dettagli e alla precisione esecutiva riflette la maestria tecnica dell'artista. Questa scultura non è solo un oggetto decorativo, ma un'opera che invita alla contemplazione e alla riflessione sul rapporto tra spazio, forma e luce. Nato a Napoli nel 1935, Gianni Pisani ha intrapreso la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti della sua città natale, dove è stato allievo di Emilio Notte. Sin dai primi anni della sua carriera, Pisani ha dimostrato una notevole versatilità, esplorando diverse forme espressive che spaziano dalla pittura alla scultura, fino ad arrivare a installazioni e performance. Nel 1955, all'età di vent'anni, ha ottenuto i suoi primi riconoscimenti vincendo il Premio alla Mostra Nazionale delle Accademie di Belle Arti e il Premio Cesenatico con l'opera "Crocifissione". Questo successo precoce ha segnato l'inizio di una prolifica carriera artistica. Negli anni Sessanta, Pisani ha ampliato la sua ricerca artistica includendo opere "oggettuali" e assemblaggi, come "Il letto" (1963), conservato nel Museo di Capodimonte, e "La Credenza" (1964), parte della collezione Terrae Motus al Palazzo Reale di Caserta. Queste opere testimoniano la sua propensione verso la multimedialità e l'innovazione formale. Oltre alla sua attività artistica, Pisani ha dedicato parte della sua vita all'insegnamento, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti e lasciando un'impronta significativa nel panorama artistico contemporaneo. La sua opera è caratterizzata da una continua sperimentazione e da una profonda riflessione sul ruolo dell'arte nella società. Gianni Pisani è scomparso nel 2022, lasciando un'eredità artistica ricca e variegata che continua a influenzare e ispirare il mondo dell'arte contemporanea.
.png)
Venditore SILVER a Milano, Italy
