Per quanto riguarda la Space Age italiana, la lampada Micol di Giuliana Gramigna e Sergio Mazza è uno degli esempi più raffinati. È costituita da un cilindro verticale con un disco a ciascuna estremità, tutto cromato, su cui poggia una sfera opalina. Essendo l'era spaziale, il cromo non si ferma qui, ma la parte superiore della sfera opalina viene tagliata e vi entra uno specchio concavo cromato con una lampadina parzialmente cromata. Il risultato ricorda una Studebaker del 1950 o un motore a reazione. Comunque sia, questa lampada da terra sembra pronta a decollare. Grazie a un interruttore a due pulsanti, le lampadine all'interno dell'opalino e la lampadina in cima possono essere azionate indipendentemente.