Dipinto di Arlecchino attribuito a Pietro Longhi, olio su tela, '700

Dipinto di Arlecchino attribuito a Pietro Longhi, olio su tela, '700 1
Venditore PLATINUM a Milano, Italia

Descrizione dell'oggetto

Il dipinto, attribuito a Pietro Longhi, raffigura Arlecchino che, per il suo abito a losanghe colorate, è diventato sinonimo di "multicolore" nella lingua italiana. Il suo nome deriva forse da quello di Hellequin, un diavolo giullare del Medioevo francese e inizialmente connotava un uomo povero, stupido e pronto a combattere. Arlecchino rappresenta la cultura veneta come Pulcinella quella campana. È l'emblema fortunato della comicità ed è un servo astuto che cerca di estorcere denaro a padroni avari e stupidi. Ha una notevole ricchezza espressiva, è afflitto dalla fame cronica ed è amorale. Il suo famoso e tradizionale costume consiste in una maschera nera e sgargiante e in un vestito fatto di losanghe lucide e multicolori. Anche in questo caso, una leggenda si propone di spiegare l'origine del vestito tutto colorato di Arlecchino. Si narra che Arlecchino fosse un bambino di una famiglia molto povera. In occasione del Carnevale a scuola, la maestra decise di organizzare una festa, alla quale però il bambino era l'unico a non poter partecipare perché non poteva permettersi un costume adatto. In suo aiuto accorsero i compagni di scuola che, spinti da un senso di solidarietà, portarono alla madre di Arlecchino un pezzetto di stoffa del proprio vestito. Con tutti questi ritagli di stoffa la madre del povero bambino confezionò un abito originale, caratterizzato da colori variegati. Arlecchino era il bambino più ammirato il giorno della festa di Carnevale. È una maschera che è ancora viva grazie alle moderne rappresentazioni dell'"Arlecchino servitore di due padroni" di Goldoni. La tecnica è una pittura a olio su tela molto frettolosa ma precisa, infatti non ci sono molti dettagli, caratteristica tipica dello stile di Longhi, che è molto essenziale. Sono i vizi dell'aristocrazia veneziana che Longhi vuole mettere in evidenza. È raffigurato mentre balla con un mandolino. La cornice è stata restaurata, verniciata e riposizionata, rendendo il dipinto adatto anche agli ambienti più spartani, ma amanti dell'arte. Un'imperdibile opera d'arte della Venezia del XVIII secolo. Pietro Longhi ritrae in modo molto realistico gli eventi della vita quotidiana dell'aristocrazia veneziana a lui contemporanea. Le sue tele raffigurano momenti tipici del mondo veneziano. Nei suoi dipinti ritroviamo la stessa atmosfera delle commedie di Goldoni, le ambientazioni sono discrete, in contesti privati e intimi. Lo stesso Goldoni, contemporaneo di Pietro Longhi, ammirava il suo lavoro e gli dedicò un sonetto in cui indicava l'opera di Longhi come una versione pittorica del suo teatro. Con Goldoni ci troviamo in pieno Cinquecento, nel bel mezzo del Carnevale di Venezia, tra maschere, musica, risate e mercanti che contrattano. Nel buio delle calli incontriamo una figura vestita di rosso e avvolta in un mantello nero: è Pantalone, la maschera veneziana simbolo della commedia dell'arte resa famosa in tutta Europa da Carlo Goldoni. Le maschere della commedia dell'arte sfilano per i canali di Venezia: da Arlecchino, lo sciocco "Servo di due padroni", a Colombina e all'astuto Brighella, volto intraprendente e opportunista della borghesia. Lo spaccato di vita settecentesca che i dipinti di Pietro Longhi ci offrono rappresenta una preziosa testimonianza di costume grazie alla quale è possibile ricostruire nel dettaglio le abitudini quotidiane veneziane. Mettendo in evidenza un dettaglio, come un gesto, cerca di evocare l'essenza di una situazione. Una serie di quattro dipinti verticali crea uno splendido insieme di dipinti di fine Settecento attribuiti a Pietro Longhi.

ID: 36842-1667828670-49869

Dettagli sull'oggetto

Black

Colore

Legno
Tessuto
Altro

Materiale

Buono

Condizione

Italiano

Origine

700

Periodo

Misure dell'oggetto

170 cm

Altezza

76.5 cm

Larghezza

4 cm

Profondità


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