11.11.2021

Le storie

Il vintage va in passerella

Attraverso richiami, citazioni, piccoli dettagli decisivi, le atmosfere antiche e vintage sono cornici spettacolari per le ultime sfilate di moda, sempre più inclini rievocare il passato in ogni sua forma.

Il revival vintage che sta ispirando le principali case di moda non influenza unicamente lo stile del prodotto finale, con i designer sempre più inclini a creare abiti ispirati agli archivi delle grandi Maison e alle icone di stile del passato, incentivando l'aumento dell'interesse per il vintage, e dunque anche per acquisti di seconda mano più consapevoli. La rinascita del vintage contamina anche il contorno dell’abito, come ad esempio gli stessi set delle sfilate più scenografiche degli ultimi tempi; oggi vogliamo riproporvene alcune tra le più memorabili.

A ripensarci se ne resta ancora ammaliati: chi non è stato colpito dall’ultima, epica, sfilata di alta moda di Dolce & Gabbana a Venezia in piazza San Marco? Proprio dove in passato i Dogi accoglievano ambasciatori e capi di Stato da tutto il mondo, ecco che le star mondiali approdavano in gondola avvolti da abiti di ispirazione Rococo, in un set degno del cinema felliniano, e ispirato ai simboli della Serenissima per eccellenza, dai vetri di Murano alle maschere di carnevale, in un mix di suggestioni settecentesche rivisitate in chiave rock.

E che dire di Chanel, che per la sfilata Metiers d'Art 19/20 aveva ricreato l'iconico appartamento parigino specchiato di Coco Chanel all'interno del Grand Palais (nella foto), o che nella della sfilata Autunno/Inverno 2021/22 Haute Couture, ispirata ai movimenti della pittura francese, ha ambientato lo show nello splendore neorinascimentale del Palais Galliera, Museo della Moda della Città di Parigi?

Per adottare una mentalità da show più sostenibile, Bottega Veneta, nella sfilata Autunno/Inverno 2020 ha allestito l’evento all'interno di un'enorme ex pista di pattinaggio degli anni '20 a Milano. Quando i modelli entravano in passerella, le proiezioni di classiche facciate di una villa all'italiana e pavimenti a mosaico si susseguivano su schermi bianchi, dando vita a una perfetta atmosfera palladiana ottenuta senza sprechi di materiale da costruzione.

Sempre nel 2020, i direttori creativi di Jil Sander sceglievano come location un'ex centrale termoelettrica di Milano recentemente ristrutturata, poi divenuta sede espositiva dell'ADI, l'Associazione per il Design Industriale. Sander è stato il primo brand a tenere una mostra nello spazio, al centro del quale trionfava un allestimento di sedie vintage di provenienza italiana e francese una diversa dall’altra, su cui si adagiavano le modelle dopo aver percorso la passerella.

Per gli stilisti, che si tratti di creare outfit da red carpet, fino all’allestimento di una sfilata e all’arredamento dei propri store nel mondo, il vintage mood sta diventando una condizione fondamentale. Gli appassionati del settore suggeriscono che questo possa essere un modo per fare apprezzare la couture anche alle giovani generazioni, attraverso richiami, citazioni e piccoli dettagli che, ricontestualizzati in chiave contemporanea, si trasformano in mix eclettici e creativi per mettere in dialogo arte, arredamento e moda. In modi totalmente inediti.