09.12.2021

Le storie

Museimpresa: la memoria d’impresa a servizio del futuro

Esiste una realtà italiana, unica nel panorama Europeo, che da vent’anni si occupa di tramandare la memoria delle grandi aziende nostrane, una memoria fatta di cultura e creatività, che testimonia l’eccellenza del Made in Italy e delle imprese italiane. Scoprite con noi Museimpresa.

pic by moltenimuseum.com

Oggi scopriamo l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, un'entità nata nel 2001 a Milano su iniziativa di Assolombarda e di Confindustria, che ad oggi riunisce oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane. Il Manifesto d’Intenti illustra chiaramente lo scopo dell’Associazione: quello di valorizzare la storia della produzione italiana attraverso la creazione di un sistema di archivi e musei aziendali, attraverso la diffusione di standard qualitativi e attraverso la promozione del concetto di responsabilità culturale dell’impresa. 

La missione di Museimpresa è dunque quella di raccontare la storia delle grandi aziende italiane attraverso oggetti, immagini, fotografie, video, testimonianze ed iniziative online e offline, dando così visibilità e valore al patrimonio culturale delle imprese associate. 

Anche i luoghi delle imprese vengono valorizzati, inserendoli al centro di percorsi volti ad un turismo industriale che possa portare sviluppo economico e culturale nel territorio. Questi percorsi sono uno dei fiori all’occhiello delle attività proposte: potrete trovarli divisi per regione sul sito dell’Associazione, alla voce “Itinerari”. Troverete, ad esempio, l’itinerario Food Valley Pasta a Parma, dove potrete visitare l’Archivio Storico Barilla; oppure l’itinerario Design Lombardo che, come potrete intuire, vi accompagna in un viaggio attraverso il genio produttivo lombardo. Di particolare interesse il rinnovamento quest’anno del Molteni Museum a Giussano in Brianza, con la progettazione dello spazio Glass Cube: un grande open space con pareti di cristallo in cui vengono allestiti oggetti e opere che celebrano gli 80 anni del marchio. 

Le persone, le tradizioni, la conoscenza tecnica e il senso di appartenenza che si sviluppano intorno alle imprese sono un’altra parte fondamentale del racconto di Museimpresa insieme al fattore creativo. L’Associazione, infatti, pone l’accento particolarmente sulla collaborazione tra aziende e artisti, fotografi, registi, grafici e designer che fin dagli inizi del Novecento hanno dato vita ad opere straordinarie che vanno oggi a costituire le collezioni dei musei d’impresa.

Ma quali sono le imprese che fanno parte di Museimpresa? Tra le imprese associate troviamo l’Archivio Museo Bitossi, l’Archivio Storico iGuzzini, il Kartell Museo insieme a molte altre realtà che nel corso della loro storia hanno collaborato con artisti e designer di alto calibro. Ricordiamo per esempio Aldo Londi, Carlo Bartoli, Gae Aulenti, Vico Magistretti e moltissimi altri, che hanno contribuito a portare nelle imprese una qualità artistica durevole nel tempo e attuale anche ai giorni nostri.

Per mantenere attuale il lavoro di conservazione e ricerca, Museimpresa si impegna anche in numerose attività formative rivolte agli associati, al pubblico e alle scuole ma anche a enti ed istituzioni. Mostre, incontri, convegni e seminari vengono costantemente organizzati e promossi per garantire un proficuo scambio di sinergie, conoscenze ed esperienze. Il dialogo con le istituzioni in particolare è fondamentale per stimolare i diversi attori istituzionali ad investire nella cultura d’impresa per impedire la dispersione di importanti patrimoni imprenditoriali.

Territorio, creatività e formazione sono tra i pilastri fondamentali dell’attività dell’Associazione, non solo in ottica di conservazione e tutela del patrimonio, ma anche in funzione di stimoli per la nascita di nuovi prodotti e servizi. La tutela della memoria d’impresa è un’attività vuota se non accompagnata da un costante impegno verso il futuro e Museimpresa ribadisce questo concetto più volte, citando anche Gustav Mahler: “Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”.