13.07.2023

Le storie

La storia vera di Alain Delon e il mobiliere di Udine

“[…] Né nuovo né vecchio, né futurista né antico. Sarà lo stile Alain Delon.” Così il divo francese descrive la linea da lui firmata in collaborazione con il mobiliere udinese Vittorino Sabot in occasione del Salone del Mobile di Milano del 1975. Oggetto di critiche (ma anche elogi), scopriamo insieme questa eclettica e spregiudicata collezione.

Era il 1972 e Vittorino Sabot, proprietario di una ditta di mobili a Udine, decise di sfidare il mercato. Con un'inedita azione (a metà tra una trovata pubblicitaria e un reale rinnovamento del prodotto) presentò un’eclettica collezione di tavoli in legno laccato con piani in cristallo specchiato firmati da Alain Delon e disegnata per la Maison Jansen. Questa collaborazione rese la produzione Sabot internazionale e la fama si consolidò nel 1975, in occasione del Salone del Mobile di Milano. Alain Delon in persona presentò la collezione, col tipico orgoglio del piccolo-medio imprenditore, come ricordato da un articolo del Messaggero Veneto del settembre 2015.

Alain Delon visiterà spesso il Friuli accompagnato sempre da Vittorino Sabot, aspirante tycoon friulano con pellicce, automobili e belle donne, all’insegna di una Dolce Vita tutta italiana. 
La collaborazione tra i due fu prolifica e di successo: i mobili in legno laccato rosso, nero e avorio lasciarono un segno in tutte le fiere ed esposizioni a cui parteciparono. Il legno era di moda, i piani in cristallo lussuosi, le essenze a vista si alternavano alle lacche lucide utilizzate anche per il metallo, capace ancora più del legno di rimandare un'immagine di modernità. Oltre all’impatto estetico della collezione, si aggiunse la portata mediatica del coinvolgimento del divo francese, che ispirò articoli ed approfondimenti in tutto il mondo. 

Lo stile di questi mobili non è certo semplice: l’effetto finale è piuttosto di lusso spregiudicato, con qualche strizzata d’occhio ad un gangsta-style alla Tony Montana. Caratterizzato da superfici lucide e riflettenti, colori chiari e piani in cristallo, questa collezione di mobili si sposa perfettamente con un arredamento in stile Hollywood Regency. Per creare invece un po’ di contrasto, si possono selezionare solo alcuni elementi ed inserirli in un contesto più classico, in modo da valorizzarli e da dare carattere allo spazio.       

Tocco finale della campagna di promozione di Sabot fu il comunicato stampa, che riportava direttamente le parole dell’attore:
“[…] Se non fossi uomo del cinema, avrei desiderato essere architetto, poiché da sempre mi è piaciuta la casa e il suo interno. I mobili: viviamo con i mobili, dividiamo la nostra vita con loro. Ecco perché ho voluto e ho deciso di realizzare un insieme di mobili nel quale mi troverei a mio agio. Mi auguro e spero di farli apprezzare e avere un consenso. Alain Delon”. Scorrete dunque tra la selezione di intOndo e scoprite se l’estro creativo del divo francese è di vostro gusto. D’altronde non vorremo davvero deludere Alain Delon, giusto?