Olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro ulteriore firma e il titolo.
Ricca di impasto e scintillante di luci e di colori, la pittura di Pozzi spesso evanescente e acre, è pervasa da un temperamento ironico, dal suo bisogno di drogare le immagini con l'irrisione spietata di un mondo falso e fittizio eppure, nonostante ciò, denso di allusioni.
In quest'opera contrastano i colori vivaci rispetto alla fissità e scarsa espressività delle figure: nel luogo della convivialità, quale può essere un'osteria, questi personaggi sono distanti l'uno dall'altro, bloccati nella loro posizione, nella loro espressione priva di sentimento.
Il dipinto è presentato in cornice.