olio su tela con figura femminile firmato Romano Valori 1913, con cornice coeva originale , opera museale , misure 136cm x 100cm ,
Romano Valori nacque a Milano il 28 Giugno del 1886 e giovane si iscrisse all'Accademia di Brera dove ebbe come maestro il celebre Cesare Tallone, che lo introdusse all'arte in particolare quella ritrattista ma non disdegnando anche quella paesaggistica.
Qui ebbe contatti con il gruppo dei divisionisti, in specifico si può ipotizzare con il primo Angelo Barabino e pure con la Accademia Ligustica Ligure (Rubaldo Merello, Nomellini) da cui si osservano delle attinenze nella pittura dei paesaggi fatta a punti o macchiette di colori puri, vividi e densi che tramite un inganno ottico si fondono a formare un'immagine secondo i canoni del Divisionismo.
A 21 anni vinse il saggio per il Pensionato Francesco Hayez con il suo autoritratto (1907)[2], che entrò nella collezione dell'Accademia. Inviò in seguito da Firenze, a fine Pensionato, due quadri di cui l'ultimo fu accettato dalla Commissione.
Autunno (1913) coll.privata esposto alla Permanente di Milano nel 1915
Successivamente, Valori cominciò a presentare le sue opere in occasione delle esposizioni di Brera e alla mostre della Permanente (Autunno, Mostra La Permanente del 1915)[1], ottenendo diverse commissioni da parte di privati, tra cui il collezionista parigino e imprenditore in Italia Fernand du Chène de Vère che divenne mecenate del giovane pittore.
Raccolti consensi dagli appassionati d'arte e dalla critica, solo ventiseienne, nel 1912 divenne socio onorario dell'Accademia di Brera. Come ritrattista dipingeva ai modi della scapigliatura ma ne realizzò anche in stile divisionista. Molti suoi ritratti sono esposti alla Quadreria dell'Ospedale Maggiore Di Milano e altre opere alle Gallerie d'Arte Moderna di Milano e di Novara nonché all'Accademia di Brera di Milano.
Allo scoppio della prima guerra mondiale dovette partire per i campi di battaglia dove morì per le ferite a Povolaro in un ospedale da campo nel 1918.[1]
Stesura a macchiette o punti di colori materici
All'Esposizione degli artisti caduti in Guerra a Brera fu realizzata una sua retrospettiva.
Opere principali
Ritratto di Angelo de Vincenti (Quadreria Ospedale Maggiore di Milano)[3]
Ritratto dei coniugi Roux Fontana (Quadreria Ospedale Maggiore di Milano)
Autoritratto (Accademia di Brera di Milano)
Riflessi rossi (Galleria d'arte Moderna di Milano)
Il ricamo (Galleria d'arte Moderna di Milano)
Autunno (collezione privata)
Autunno? (Museo Broletto di Novara)[4]
Nella fattoria[5]
Nello studio
Alta montagna
Romano Valori, Montagne,(1910) 23*34
Mattino
Una via di Caspoggio
Scialle rosso
Due rossi
Chiesa in Val Malenco
Torrente alpino
Garofani rossi
Testa di donna
Il vagabondo
Laghi gemelli (Esposizione artisti caduti in Guerra a Brera)
Meriggio (Esposizione artisti caduti in Guerra a Brera)
Cortile (Esposizione artisti caduti in Guerra a Brera)
Rustico (Esposizione artisti caduti in Guerra a Brera)
Opere nei musei
Accademia di Brera di Milano
Galleria d'Arte Moderna di Milano
Galleria d'Arte Moderna di Novara (9 dipinti)
Quadreria Ospedale Maggiore di Milano
Esposizioni e Mostre
Esposizione Annuale La Permanente 1911[6]
Esposizione Annuale La Permanente 1915[7]
Esposizione Annuale La Permanente 1916[8]
Esposizione Biennale delle Belle Arti Milano 1916[5]
Esposizione Annuale La Permanente 1917[9]
Esposizione a Brera "Artisti caduti in Guerra"