Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra Fil. Palizzi 1852.
L'artista napoletano Filippo Palizzi, definito anche "il pittore degli animali", è considerato un rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca.
Abbandonata la pittura accademica, al seguito delle contemporanee esperienze francesi, il Palizzi si dedicò allo studio dal vero, soprattutto nei soggetti più umili, quali piccoli paesaggi e quadretti di animali, realizzando opere di intenso verismo ma permeate da un\'intima intonazione poetica.
Si distinse soprattutto per la minuziosità esecutiva dei particolari dei soggetti ritratti, capacità che si ritrova anche in questo quadretto, dove un giovane capraio se ne sta sdraiato a terra sull\' erba del declivio montuoso, mentre le sue caprette brucano.
Le mandrie con pastore furono un soggetto ricorrente nella produzione del Palizzi: si può osservare ad esempio lo stesso soggetto di quello qui proposto in una tela datata egualmente 1852, venduta a Vienna, in asta Dorotheum il 23/10/2014.
Il dipinto è in prima tela e presentato in cornice antica.