Opera "Composizione a quattro pannelli" di Gabriella Benedini (1932) del 1978. Dipinto a tecnica mista su tela applicata a pannelli lignei che propongono una sequenza. In basso a destra la sigla dell'artista GB e la numerazione dei pannelli; al verso di ciascun pannello sono presenti la firma per esteso, la data e i seguenti titoli sequenziali: "By Bosch", "Declinazione di una civetta", Trascrizione" e "Scomparsa per civetteria". Gabriella Benedini ha definito la sua figura d'artista come "un nomade alla ricerca del senso profondo delle cose". Anche se attratta e interessata dalla pittura astratto-informale prima, dal Realismo Esistenziale e dalla Nuova Figurazione poi, Benedini procede per una ricerca strettamente personale non assimilabile ad alcuna corrente specifica. Tutti gli anni '70 sono segnati prevalentemente da opere pittoriche che sono il riflesso di spunti letterari filtrati dal suo bisogno di crescita e di confronto. Attraverso poi la sua passione per l'Alchimia, Benedini comincia a trasformare in opere d'arte qualsiasi cosa le capiti sottomano: conchiglie, pagine di vecchi libri, flaconi, tutto si combina in un insieme armonioso che ricorda gli spazi. I suoi lavori diventano perciò soprattutto tridimensionali, o da appendere a parete, oppure sono sculture, anche di grandi dimensioni. I quattro pannelli sono qui presentati in cornice unica.