Carnevale veneziano. Olio su tela. 1991. Firmato in basso a destra.
Sul retro ulteriore firma, il titolo e la data.
La pittura di Giovanna Madoi fa parte di un'arte “senza tempo”, che esplora una dimensione interiore con uno scandaglio profondo e che ha scelto la figura umana come suo unico tema conduttore.
Le sue eccentriche figure, partite dalle poetiche surrealiste che a Milano godevano di una certa fortuna nel dopoguerra, popolano le sue tele di un'umanità fatta di masse solide e sode, forti e quasi deformate, compatte e forse un po' impacciate nelle reciproche relazioni. Il tutto realizzato con un colore materico, nel quale si hanno improvvise accensioni di blu o di rosso. Spicca sopratutto o la mescolanza del colore con il nero, oppure la creazione di un solido chiaroscuro dalle ombre profonde e nerissime che accentuano l'aspetto notturno e irreale dell'insieme.
L'opera è presentata in cornice.