Questa raffinata serigrafia monocroma, realizzata nel 1963 da Carmelo Cappello, è un esempio rappresentativo della ricerca astratta dell’artista. Il fondo rosso intenso, attraversato da gesti grafici bianchi e dinamici, rivela un’energia gestuale che fonde ritmo e equilibrio. L’opera fa parte di una tiratura limitata di 30 esemplari, di cui questa è la numero 26. L’uso del segno come elemento plastico si riflette nella poetica scultorea di Cappello, che anche su carta riesce a trasmettere una straordinaria tridimensionalità visiva. Firmata a mano dall’artista e datata in basso a destra
. Eccellente stato conservativo. Le misure, senza cornice, sono 70x50cm.
Carmelo Cappello (1912–1996) è stato uno dei principali esponenti dell’astrattismo italiano del dopoguerra. Nato a Ragusa, si trasferì presto a Milano, dove frequentò l’Accademia di Brera. La sua attività artistica si sviluppò inizialmente nel campo della scultura, con un linguaggio astratto fortemente influenzato dal Futurismo e dalle sperimentazioni spazialiste. Cappello partecipò a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma, distinguendosi per la sua costante ricerca sul movimento, la luce e la forma. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, e il suo contributo è oggi considerato fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte astratta in Italia nel secondo dopoguerra.