Grande dipinto ad olio su tela raffigurante una veduta costiera con la spiaggia di Cavi di Lavagna.
Un mare agitato si infrange sulla scogliera , sulla destra la passeggiata che porta al paese e sullo sfondo la spiaggia sulla quale si affaccia la cittadina.
Opera pittoricamente di notevole qualità, si presenta in eccellente stato di conservazione, priva di restauri, in prima tela e con cornice guillochè coeva.
Firmata in basso a destra D. Beghè e datata 1925.
Le dimensioni sono: 150 x 115 compressa la cornice, 120 x 80 la sola tela.
Un’ altra opera del tutto simile alla nostra, è conservata presso il museo civico di Storia Naturale a Milano ma datata 1926.
A tal proposito si veda il link seguente :
https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/8i070-00018/
David Beghè (Calice al Cornoviglio, 3 maggio 1854 – Calice al Cornoviglio, 17 gennaio 1933) è stato un pittore italiano
David Beghè nacque a Nasso[1], frazione di Calice al Cornoviglio, figlio del possidente Giuseppe Beghè e di Maria Zanelli[2], venendo battezzato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria. Il giovane mosse i suoi primi passi nella pittura crescendo in una delle famiglie notabili di Calice, ispirata alla fede cristiana (lo zio Don Gioacchino era prete).
Iniziò i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Carrara, trasferendosi poi a Milano dove li proseguì presso l'Accademia di Brera. Nell'accademia milanese ebbe modo di confrontarsi e rapportarsi sotto la direzione di due tra i più famosi pittori dell'epoca, Francesco Hayez e Giuseppe Bertini. Inoltre ricevette preziosi insegnamenti sull'arte della'affresco dal pittore Giovanni Valtorta. Si diplomò nel 1875 in Storia dell'Arte.
Paesaggista, ritrattista e grande affrescatore, amava anche riposare suonando l'organo nelle pause di lavoro all'interno delle tante chiese ove era chiamato a lavorare.
Durante i lavori di affresco nella chiesa di San Giovanni Battista a Chiavari nel 1888 conobbe Valentina Torsegno, con la quale si sposò, si stabilì a Milano ed ebbe quattro figli: Raffaele, Maria, Ermenegildo, Caterina e Pio Leone.[3]
Nonostante trascorresse molto del suo tempo lontano dal proprio paese natale non perse mai il legame con esso e fu proprio a Nasso che tenne un vero e proprio dibattito culturale con Agostino Fossati, altro grande pittore spezzino che aveva scelto il calicese come sua zona di residenza estiva.
Beghé morì il 15 gennaio 1933; le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia del cimitero della frazione Santa Maria del Comune di Calice al Cornoviglio.