Elegante e misurata, questa scrivania disegnata da Derk Jan de Vries per Maisa di Seveso fa parte della rara e ricercata serie “Samara”, una collezione italiana degli anni ’70 che oggi è considerata un punto di riferimento nel design organico e funzionalista del secondo Novecento.
La scrivania si distingue per l’armoniosa purezza delle sue linee, frutto di un progetto che coniuga l’essenzialità del modernismo olandese con l’amore per i materiali naturali tipico della produzione artigianale italiana. Interamente realizzata in frassino massello, si caratterizza per l’uso sapiente delle venature del legno come elemento decorativo e per le sue forme arrotondate, che ammorbidiscono la struttura monolitica e ne esaltano la tattilità.
I lati pieni si innestano con continuità nel piano superiore, disegnando una silhouette fluida e compatta, priva di orpelli. Il fronte è scandito da due cassetti laterali con iconici fori circolari al posto delle maniglie — dettaglio distintivo della serie — e da un vano centrale a giorno, utile per riporre libri, oggetti o materiali da scrivania. Ogni elemento è pensato per essere funzionale, ma anche visivamente bilanciato, con una cura estrema per la proporzione e l’equilibrio tra pieni e vuoti.
La serie “Samara”, prodotta in piccola scala e oggi sempre più difficile da reperire, rappresenta un esempio di design colto e meditato, capace di dialogare perfettamente con interni modernisti, giapponeggianti o in stile wabi-sabi. Questa scrivania è non solo un mobile, ma una presenza discreta e raffinata, ideale per chi cerca un pezzo autentico, fuori dalle mode, che unisca estetica e funzione con coerenza e leggerezza.