Dante e Beatrice, scultura in alabastro, inizio '900

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Descrizione dell'oggetto

Dante e Beatrice in alabastro, cm 33 x 20 x 36. Inizio XX secolo. Il presente rilievo in alabastro, del quale è evidente la grande perizia tecnica, imita le pagine di un libro. Sulle due facciate di questo figura in aggetto il busto di Dante Alighieri, nella tipica posa di profilo alla maniera antica, che osserva ammaliato l’amata Beatrice scolpita nella pagina affianco e in posizione sopraelevata, a sottolinearne l’appartenenza più al mondo spirituale che a quello terreno. La posa di profilo mutuata dalla ritrattistica antica e che tradizionalmente ci tramanda l’effigie del sommo poeta è espediente per rendere figurativamente il canto XXI del Paradiso, di cui il primo verso è inciso nel bordo superiore dell’opera. Infatti, nel presente canto Dante riferisce di aver già gli occhi fissi sul volto della sua amata Beatrice, tanto da esser distolto da ogni altro oggetto. Beatrice non sorrideva, ma gli diceva che se lo avesse fatto Dante avrebbe avuto la stessa sorte di Semele, figlia di Cadmo, che per guardare Giove in tutto il suo fulgore rimase incenerita. La bella Beatrice, dal viso perfettamente ovale e dai lineamenti delicati è in posizione sopraelevata rispetto al poeta che la segue nel viaggio, a suggerire proprio la salita nei cieli del Paradiso. A dividere Dante da Beatrice è infine, il ramo di alloro, simbolo di poeti e letterati che solitamente cinge il capo di Dante ma che qui è sciolto e posizionato diagonalmente lambendo le pagine del libro. L'oggetto è in buono stato di conservazione.

ID: 77435-1713520168-88568

Dettagli sull'oggetto

Bianco
Marrone

Colore

Marmo

Materiale

Buono

Condizione

Italiano

Origine

10-20

Periodo

1

Quantità

Misure dell'oggetto

33 cm

Altezza

36 cm

Larghezza

20 cm

Profondità


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