21.07.2021

Consigli e tendenze

Tutto a portata... di parete

Trionfano nel mercato vintage i pannelli da muro multifunzionali, che negli anni '50 attrezzavano intere pareti. Da questi, nascono ispirazioni per arredare le mura di casa con stili inediti, instaurando connessioni interessanti tra passato e contemporaneità.

Generalmente dotati di attaccapanni, scaffali, cassetti e specchi, i pannelli da parete attrezzati, in inglese noti come wall units, sono un tipo di arredo assiduamente ricercato nell'universo del vintage. Perché sono tanto richiesti? Innanzitutto fanno tendenza: mai come in questo momento storico lo spazio abitativo è un equilibrio tra bellezza e funzionalità, e una parete attrezzata connota un angolo particolare della casa “vestendolo” di novità rendendolo al contempo pratico, multifunzionale, organizzato.

A pensarci bene, l’idea di vestire un muro a scopo funzionale ha origini molto antiche, basti pensare all’utilizzo dell’arazzo, elemento che racchiude l'equilibrio tra esecuzione artigianale — che è una vera e propria forma d’arte — e praticità, dato che gli arazzi venivano principalmente utilizzati per isolare dal freddo le pareti, senza contare la possibilità di poter essere trasportati di dimora in dimora.

Nel décor contemporaneo, il tappeto e l'arazzo vintage conquistano la dimensione verticale, tornando a decorare le mura di casa, e raccontando qualcosa in più della nostra personalità rispetto a una parete liscia o un quadro che non ci convince. Spesso fungono da background scenografico per esaltare gli arredi e gli elementi che vi affianchiamo, sia che li si collochi sopra a un camino, dietro a un divano.... o che li trasformiamo in testate per i letti, trend sempre più diffuso per riscaldare l'atmosfera della zona relax. E allora perché non andare alla scoperta dei tessuti Suzani? Tipici esempi di ricamo islamico, si sono diffusi nell'Asia centrale sin dall'antichità, inconfondibili per i motivi circolari e floreali che li popolano, ricamati con filo in seta su una base di cotone.

Tornando alle wall units, il loro utilizzo ha un'origine nettamente borghese. L’invenzione di questo arredo e a sua diffusione in Italia negli anni '50 è da attribuire a Gio Ponti, che ne realizzò una vasta serie per i suoi committenti. Il designer chiamava i suoi pannelli "pareti organizzate e attrezzate", e da grande intercettatore delle tendenze che non sarebbero mai passate di moda, egli intendeva la parete attrezzata come la nuova frontiera della modernità nel décor. Per Ponti si trattava di progettare, come la chiamava lui, una "parete cruscotto", destinata inizialmente alle attività di ufficio, per poi inglobare prese elettriche per luci e telefoni, oltre a immancabili scaffali dedicati a libri e oggetti.

Una sorta di arredo-macchina, inizialmente pensato per la camera da letto e lo studio, attualmente il pannello attrezzato è sdoganato in tutti gli ambienti, propio perché si è evoluto ispirando le successive versioni modulari, e contaminando la sfera delle librerie componibili, che all’occorrenza sfoggiano pannelli espositivi o scrivanie estraibili, come nel caso dei modelli svedesi che si diffondevano a macchia d’olio dalla fine degli anni '40 in Europa, tra cui ricordiamo ad esempio il brand Royal System, i cui progetti venivano sviluppati dall’interior designer Poul Cadovius.

Una volta che la parete vintage avrà trovato la su collocazione in uno spazio, non sarà difficile da contestualizzare, proprio perché era già in origine un elemento atto a delineare la modernità, l'efficienza e la pulizia di un interno: essa sarà certamente un elemento cardine in grado di dettare l'ispirazione di un ambiente, adattandosi con fluidità al décor contemporaneo più minimal, oltre a rappresentare una scelta sostenibile.

Dalle wall units è facile divagare ancora: perché oltre ai grandi spazi è possibile organizzare anche pareti di piccole dimensioni: pensiamo al mitico Uten.Silo, l'iconico portaoggetti in ABS firmato dalla designer tedesca Dorothee Becker nel 1969 per Vitra: oggetto tra i più richiesti dal mercato vintage e più imitati dal design contemporaneo, potrebbe essere lasciato vuoto e valere come opera scultorea, tanto i suoi scomparti sono una composizione equilibrata di forme e volumi. Nero, bianco o rosso, è un buon alleato per riordinare velocemente gli oggetti di tutta la casa, dal bagno alla cucina, dalla camera dei bambini allo studio.